Codici raccomandata: come conoscere il mittente senza andare in posta

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Tornare a casa, controllare la cassetta della posta e trovare un avviso di giacenza non costituisce la conclusione ideale della nostra giornata.

Il fatto che si dovrà aspettare per il ritiro presso l’ufficio postale, o il deposito del corriere, aumenta la nostra ansia: sarà una multa? La nuova carta di credito? Un avviso di pagamento?

Non c’è un modo, quando il mittente non è indicato, di capire a quale ambito faccia riferimento la comunicazione ricevuta?

Un mezzo per avere qualche informazione c’è: è il codice raccomandata. Ma partiamo dall’inizio.

Cosa significa avviso di giacenza?

Un avviso di giacenza è una notifica emessa da un ufficio postale o da un servizio di spedizione alternativo che viene lasciata nella cassetta della posta del destinatario di una comunicazione raccomandata (lettera, pacco…) quando la consegna non è andata a buon fine. La spedizione raccomandata garantisce infatti la consegna al ricevente, quindi se il postino o il corriere non riescono a recapitare la comunicazione o il pacco direttamente nelle mani del destinatario, lasciano nella cassetta della posta un avviso, in forma di tagliando in cartone o di scontrino, che segnala la presenza di posta in attesa di ritiro presso un ufficio postale o un centro di smistamento.

Le ragioni per cui un avviso di giacenza potrebbe essere emesso includono:

  • Destinatario assente: il destinatario non è presente al momento del tentativo di consegna;
  • Nome del destinatario non presente all’indirizzo fornito: il nome non compare sul citofono o su una buca postale. L’avviso di giacenza viene lasciato, di solito, nella cassetta condominiale;
  • Errore nell’indirizzo: indirizzo non corretto o non completo, per esempio manca la scala o il corpo in un complesso di edifici;
  • Assenza di persone disponibili ad accettare la consegna: non sono presenti o disponibili a firmare familiari o coinquilini, quando richiesta l’attestazione della consegna;
  • Spedizione internazionale o dogane: per ritardi dovuti alla dogana o ad altri processi amministrativi.

Le informazioni su un avviso di giacenza

Sullo scontrino di avviso di giacenza le informazioni riportate sono:

  • la data e l’ora di emissione: questa informazione può essere utile per verificare se effettivamente il corriere o il postino abbiano contattato l’indirizzo corretto;
  • il giorno e l’ora da cui è possibile effettuare il ritiro della raccomandata: poiché il bene non consegnato non torna immediatamente al centro di smistamento, facendo parte di una distribuzione che comprende altre consegne, è previsto un delay temporale tra la mancata consegna e il momento in cui il ritiro nei centri di smistamento diventa possibile. Di solito prevede un’attesa di 2 giorni dalla consegna dell’avviso. Il tempo di ritiro è di solito entro 30 giorni dall’avviso. Un’eccezione è quella degli Atti Giudiziari, con una giacenza di 180 giorni. Superato tale termine, la comunicazione o il pacco vengono restituiti al mittente e anche se non effettivamente ritirati, legalmente vengono catalogati come tali;
  • nome, indirizzo e orari dell’ufficio presso cui ritirare la raccomandata;
  • il CODICE identificativo della raccomandata: si tratta di un codice numerico, posizionato sopra il codice a barre, identificativo della spedizione. Tale codice non è parlante, quindi non definisce il caso specifico, ma attraverso di esso ci sono casi in cui è possibile risalire alla macro-categoria in cui rientra la raccomandata ricevuta;
  • il colore, nel caso di talloncini di cartone: il bianco è generalmente associato a consegne come carte di credito, documentazioni assicurative o comunicazioni ‘innocue’ come lettere o pacchi, il verde, invece, ad atti giudiziari.

Cosa sono i codici raccomandata

Si è anticipata la presenza sullo scontrino di un codice identificativo, posto sopra il codice a barre. Tale codice viene spesso indicato anche come codice mittente, soprattutto nel caso di aziende o corrieri che volessero utilizzarlo per categorizzare la spedizione e identificare uno speditore specifico. Si rimarca però che la presenza di tale codice, numerico o alfanumerico, non è una pratica comune a tutti gli operatori di logistica o ai servizi postali. La sua presenza è un plus che però, quando presente, permette una scrematura della categoria di missiva.

Quali sono i codici mappati più diffusi?

Imparare a decodificare i codici raccomandata non è complesso. L’osservazione deve limitarsi ai primi 2-3 numeri posti al principio della stringa alfanumerica.

Di seguito, si riportano degli esempi che coprono la maggior parte dei casi di spedizione di raccomandata. L’elenco è ordinato sulla prima cifra, per facilità di lettura. In alcuni casi si potranno trovare indicate 1 o 2 cifre che offrono una caratterizzazione più specifica.

Si rimarca che alcune delle caratterizzazioni sono prive di ufficialità, ma frutto di osservazioni quotidiane di un vasto campione di persone.

Numerazione in decade 1: 12, 13, 14, 15, 151, 152, 153, 1513, 1514, 1515 → generalmente individuano una lettera o un pacco;

Numerazioni in decade 3: 386 → atti giudiziari, multe stradali;

Numerazioni in decade 5: 573 → comunicazioni dell’Agenzia delle entrate;

Numerazioni in decade 6:

  • 608, 609 → notifica di un atto di un Ente pubblico;
  • 612, 614, 693 → raccomandate provenienti da banche o da altro istituto di credito, incluse le Poste nello svolgimento di questa funzione;
  • 613, 615 → avviso proveniente dall’Agenzia delle Entrate, una notifica di multe o imposte non pagate, ma anche comunicazioni da parte delle Poste Italiane nella veste di Istituti di Credito. Sporadicamente, avvisi di richiamo autovettura;
  • 616. Raccomandata il cui avviso che identifica diverse possibilità, tra cui risultano il mancato pagamento del bollo auto, il richiamo autovettura, l’assicurazione per la gestione di un sinistro, Poste Italiane per servizi di carte e conti, il sollecito per pagamento bollette (come segnalato da alcuni lettori). Può indicare anche l’Agenzia delle Entrate, del tipo identificato con codice 613 e 615, o un controllo sulla compilazione della dichiarazione dei redditi;
  • 648, 649, 669. Utilizzati per l’invio di avvisi e richieste di pagamento da parte dell’Agenzia delle Entrate, ma anche per inviare nuova carta di credito, bancomat, richiami autovettura o solleciti di pagamenti per utenze.
  • 665 → come il codice raccomandata 616, viene segnalato dai lettori come utilizzato per problemi come sinistri stradali o assicurativi in generale;
  • 670, 671, 689 → la loro presenza identifica una cartella di Equitalia;
  • 63, 65, 630, 650 → avvisi provenienti dall’INPS;
  • 668 → atti giudiziari come multa autostradale, procedimento amministrativo, mandato di comparizione, richiesta di presenza in tribunale quale testimone, atto riguardante un processo civile, penale o amministrativo, pignoramento, sfratto o variazione catastale.

Numerazioni in decade 7: 75, 76, 77, 78, 79 (e i codici più specifici 781, 782, 783, 786, 787, 788, 789, ecc…) → solitamente indicano una multa o un atto giudiziario come provvedimenti del Tribunale, citazione in giudizio. La decade 7 si conferma foriera di comunicazioni critiche in quanto può annunciare anche notifiche dell’Agenzia delle Entrate, in particolare di controlli sulla dichiarazione dei redditi.