La rottamazione della propria automobile è una pratica regolata da termini di legge, e che porta a rivolgersi ad un centro di raccolta autorizzato e specializzato nella demolizione di un veicolo. In altre occasioni, invece, ci si potrebbe rivolgere al proprio concessionario, che diventa direttamente dalla casa produttrice del veicolo che si è acquistato o che sia succursale della stessa.
Ad ogni modo, al di là delle determinazioni fondamentali che si trovano alla base della rottamazione della propria automobile, sono diverse le pratiche e le procedure che vanno prese in considerazione, e che portano a servirsi di documentazione specifica e di altre pratiche che permettono di rendere possibile la rottamazione di una automobile. Nello specifico, molte delle stesse sono assicurate e spiegate al meglio da soccorsostradale24.it, che offre una panoramica ottimale delle procedure di cui servirsi. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a proposito della demolizione della propria automobile, tra costi e documenti di cui servirsi per effettuarla.
Procedure da seguire per rottamare la propria automobile
La rottamazione della propria automobile deve sottostare ad una serie di pratiche e procedure che risultano essere fondamentali per assicurare la demolizione del veicolo. Come già detto precedentemente, la demolizione della propria auto può avvenire presso un concessionario, lo stesso all’interno del quale si acquista un veicolo sostitutivo o una nuova automobile più recente. L’operatore, infatti, adibito al ricevimento della vettura, dovrà rilasciare un certificato di rottamazione per permettere una registrazione presso il Pubblico Registro Automobilistico.
Questa certificazione attesta che la vettura non circoli più all’interno delle strade urbane ed extraurbane, e che sarà pronta alla rottamazione. Una volta effettuata la comunicazione in questione presso il Pubblico Registro Automobilistico, bisognerà aspettare un periodo che va dai 30 ai 90 giorni, in base alla tipologia di automobile che si possiede.
Questa pratica può essere effettuata se la rottamazione della propria vettura corrisponde all’acquisto di una nuova automobile; nel caso in cui ciò non avvenga, ovvero si effettui la demolizione della propria automobile perché è troppo guasta o inadatta a circolare, ci si dovrà rivolgere ad un centro di demolizione specializzato, che effettuerà la procedura attraverso la normativa e attraverso l’utilizzo di documenti specifici richiesti. Anche in questo caso si otterrà un certificato di rottamazione, che sarà rilasciato a seguito della cancellazione dell’automobile dai registri di Pubblico Registro Automobilistico, e che porterà il proprietario della vettura a essere esente da qualsiasi responsabilità.
Documenti da utilizzare e costo per la demolizione dell’automobile
A questo punto, si possono considerare tutti i documenti che occorrono per la realizzazione della demolizione della propria automobile. In primo luogo, il conducente interessato alla rottamazione della propria vettura deve fornire la carta di circolazione è il certificato di proprietà, o vecchio foglio complementare, dell’automobile stesso. Diversamente, se chi vuole rottamare la propria automobile non è il diretto intestatario della vettura, dovrà esibire un titolo, che attesti l’accettazione dell’eredità della vettura o il passaggio di consegne della stessa. Nel caso in cui la rottamazione della propria automobile avvenga a seguito di un furto o di qualsiasi altra natura che abbia portato a smarrire le targhe, il conducente dovrà esibire documenti ulteriori, come la dichiarazione di resa denuncia.
A questo punto, si possono considerare i costi della demolizione della propria automobile, che necessariamente vanno sostenuti se la stessa vuole essere rottamata. Innanzitutto, la prima spesa da sostenere riguarda l’imposta di bollo dal valore di €32, che permette di ottenere il certificato di proprietà cartaceo o digitale da esibire al centro di rottamazione specializzato per autorizzare la demolizione del veicolo. Se ci si serve del modello NP3B il costo non è di €32 ma di 48 euro. A seguito di questa spesa preliminare, bisognerà pagare €13,50 per l’emolumento da versare all’ACI, a cui si aggiungono €7 per ottenere una certificazione riguardante la natura del proprio veicolo, qualora questo stesso si trovi in fermo amministrativo. Insomma, con una spesa complessiva di circa €60 sarà possibile rottamare il proprio veicolo, sia all’interno di un concessionario, sia se ci si rivolge ad un centro di rottamazione specializzato.