
Attualmente si sente spesso parlare di immunità innata, un meccanismo che è salito alla ribalta per via delle recenti scoperte legate alla diffusione del Covid 19. Si fa riferimento nello specifico ad una linea di difesa presente nel DNA di certe persone, che si rivela efficace contro il Covid, riuscendo così a impedire al soggetto di essere contagiato da questo virus. Nella fattispecie, i ricercatori sostengono di aver individuato alcuni geni che – stando alle teorie – rappresenterebbero gli antenati dei nostri anticorpi. Si tratta dunque di un argomento molto importante, che richiede un approfondimento.
La scoperta di un nuovo meccanismo di resistenza immunitaria
A partire dall’inizio della pandemia, si è deciso di studiare i meccanismi dell’immunità innata in riferimento al Covid-19 e, in seguito, nello specifico, riguardo alla variante Omicron. Da tali studi è emerso che la molecola MBL (Mannose Binding Lectin) possiede un’attività antivirale, e sembra agire positivamente anche in relazione alla variante citata. Chi possiede tale immunità innata, dunque, non è soggetto alla contrazione di un virus come il Covid. Questo spiegherebbe perché molte persone, nonostante un contatto diretto e ripetuto con individui positivi al virus, non abbiano mai contratto a loro volta il Covid.
Andando più nel dettaglio, sembrerebbe che tale molecola MBL riesca ad entrare in collisione con la proteina Spike, legandosi ad essa e bloccando così il virus. È chiaro che questa scoperta apre le porte ad un ampio ventaglio di possibili applicazioni in ambito terapico e preventivo, come sempre con l’obiettivo di porre un definitivo freno alla diffusione dei contagi da Coronavirus. Ma resta sempre di primaria importanza anche il rafforzamento del proprio sistema di difesa.
A questo proposito, si può fare riferimento ad alcuni prodotti ad hoc, come gli integratori per le difese immunitarie proposti da Shop Farmacia, ad esempio, che consentono di sopperire ad alcune carenze potenzialmente dannose per la propria resistenza, come quelle vitaminiche. In secondo luogo, secondo alcune ricerche, i vaccini aiuterebbero di molto ad “allenare” quel sistema immunitario ancestrale (la cosiddetta immunità innata) che si troverebbe in ogni individuo, e dunque il loro supporto resta necessario.
L’importanza dei minerali per il sistema immunitario e altre informazioni utili
Poco sopra si è parlato di carenze alimentari, che possono essere bilanciate assumendo integratori specifici. È importante assicurare al proprio organismo il corretto fabbisogno, chiamando in causa sostanze e nutrienti come le vitamine e i minerali, che rappresentano un elemento imprescindibile per la salute, dato che hanno un ruolo chiave nel definire l’efficacia del sistema immunitario. In sintesi, una carenza di sali minerali potrebbe renderci più facilmente soggetti alle infezioni da virus e batteri. Si fa riferimento a elementi come lo zinco, il ferro, il rame e il selenio, oltre alle classiche vitamine come la B e la A.
Per quanto concerne lo zinco, tale carenza potrebbe portare all’indebolimento di capelli, pelle e unghie; mentre, quando la presenza di ferro nel corpo si manifesta insufficiente, si può incorrere in disturbi quali mal di testa, emicranie, sensibilità al freddo e pallore. Inoltre, se si prendono in considerazione le vitamine B e A, fondamentali per l’attivazione di diversi processi all’interno dell’organismo e, nel caso del gruppo B, necessarie per la produzione dei globuli rossi e per la salute del sistema nervoso, si può affermare che in caso di eventuali carenze, si potrebbero manifestare stanchezza, inappetenza e irritabilità.
Va detto, infine, che Il sistema immunitario, essendo molto complesso, riserva diverse sorprese. Ad esempio, in pochi sanno questo non dispone di una “residenza fissa”, dato che permea tutto il corpo, e viene attivato da svariati organi che operano costantemente, come ad esempio la milza e il midollo.