Oggi gli italiani sono sempre più attenti ai consumi, soprattutto quelli energetici, e questo diventa un fattore determinante anche per rimodellare le nuove abitudini di consumo. Quando arriva la necessità di comprare un nuovo elettrodomestico, infatti, si punta sempre più spesso con decisione ai prodotti con una classe energetica elevata. Il motivo è piuttosto semplice da spiegare: pur avendo un prezzo d’acquisto più elevato, questi dispositivi consentono di tagliare i costi in bolletta, dato che sprecano meno energia e meno risorse. È un tema che deve essere approfondito, data la sua importanza.
Gli italiani sono sempre più attenti ai consumi energetici
I dati degli ultimi sondaggi chiariscono quanto le cose siano cambiate nel corso degli anni, soprattutto se si fa riferimento all’attenzione degli italiani nei confronti della sostenibilità ambientale. Stando alle ricerche, infatti, il 74% dei cittadini tricolori è attento ai consumi energetici in casa e cerca di ridurre al minimo gli sprechi di risorse come luce, gas e acqua. Il 77% degli italiani, inoltre, è pienamente consapevole del peso degli elettrodomestici sui costi in bolletta, e riconosce senza difficoltà l’importanza dell’acquisto di apparecchi con una classe energetica alta, quindi progettati per il risparmio energetico. Non tutti sono convinti di un fatto, riguardante il discorso delle maggiori performance rispetto agli elettrodomestici con una classe energetica inferiore, ma questo è in realtà un discorso che esula dal tema di oggi.
È invece importante sottolineare un altro elemento: il 98% degli italiani attualmente si trova a proprio agio con la lettura delle etichette energetiche, cosa che non accadeva fino a pochi anni fa. L’81% dei consumatori pensa che l’etichetta sia un fattore particolarmente utile in sede di studio, analisi e acquisto di un elettrodomestico, ma il prezzo purtroppo rappresenta ancora una barriera per alcune persone. Il 36% dei consumatori italiani, difatti, acquista un elettrodomestico con classe energetica elevata soltanto se il costo non si discosta dagli apparecchi con prestazioni energetiche inferiori. In sintesi, se la spesa non è pari, agli occhi di questa fetta di pubblico non è un investimento da prendere in considerazione. In conclusione, la maggioranza degli italiani dà un forte peso alle etichette energetiche durante lo shopping, sebbene esista ancora una parte restìa, a causa dei prezzi. Com’è chiaro, dunque, l’etichetta influenza gli acquisti.
Come la sostenibilità guida gli acquisti degli italiani
Come visto poco sopra, la classe energetica diventa un fattore determinante per l’acquisto di un apparecchio, al pari della potenza del motore, della capienza del cestello (come nel caso della lavatrice) e via discorrendo. Proprio l’etichetta energetica è tra le prime cose da valutare quando si comprano gli elettrodomestici. Infatti, come spiegano anche alcune guide online, sono da preferire gli elettrodomestici e i dispositivi di classe energetica A o poco inferiore, proprio per una questione di risparmio energetico ed economico in bolletta. In secondo luogo, è bene chiarire che esistono degli elettrodomestici che consumano e inquinano più di altri, come ad esempio il frigorifero, che resta collegato alla corrente 24 ore su 24.
Si parla infatti di un consumo medio superiore ai 300 Kwh annui, con una produzione di CO2 pari a 100 chili ogni anno. Non è da meno il congelatore, un altro apparecchio che consuma e inquina parecchio, e lo stesso discorso vale per il condizionatore. Con la differenza che quest’ultimo, pur consumando più di un frigorifero, viene utilizzato solo durante i mesi più caldi della stagione. Chiudono la classifica altri apparecchi “energivori” come la lavastoviglie, il forno elettrico e la lavatrice. Alla luce di ciò, appare evidente la necessità di sostituire i vecchi apparecchi con dispositivi con un’efficienza energetica elevata, sfruttando anche modalità come la ECO.