
È una delle tecniche più utilizzate a livello globale per quel che riguarda le truffe tecnologiche e, nello specifico, telefoniche. E nel recente periodo si tratta anche di un fenomeno tristemente in aumento all’interno dei confini siciliani: stiamo parlando del così detto “ping calls”.
Di che cosa si tratta? Di semplici squilli da numeri sconosciuti, della durata per l’appunto di pochi secondi. Un semplice “segnale” che, però, ha proprio l’effetto di incuriosire gli utenti che lo ricevono. Normalmente provengono da numeri britannici o tunisini. I malcapitati sono in questo modo indotti a richiamare.
Ecco come riconoscere le “ping calls” ed evitare le truffe
Com’è ovvio, si tratta di numeri utilizzati appositamente per questa attività, e dunque nessuno risponderà alle chiamate “di risposta” degli utenti. Che però hanno proprio lo scopo di prosciugare il credito di questi ultimi anche in pochi secondi. Alcune telefonate sono arrivate addirittura ad avere il costo di 5 euro e 30, per pochi secondi trascorsi nell’attesa di una risposta.
Come riuscire quindi a riconoscere queste “ping calls”? Come abbiamo detto, i numeri provengono perlopiù da Gran Bretagna e Tunisia. Ma in generale è sempre bene non richiamare i numeri sconosciuti né inviare loro messaggi; al contrario, conviene sempre bloccarli immediatamente.