Nel caso in cui avete scelto di fare una sorpresa a un vostro amico o a un vostro parente e regalare una grappa, è fondamentale avere una minima conoscenza di quello che può offrire il mercato. Scegliere in modo casuale non è mai la migliore soluzione da seguire, soprattutto per via del fatto che ci sono numerose differenze tra un tipo di grappa e l’altro.
Scegliere il tipo di grappa, quindi, non è affatto semplice, ma è necessario sempre partire dalla conoscenza di questa bevanda. Quindi, è bene capire in precedenza che cosa sia la grappa, quali sono le principali tipologie che si possono trovare in commercio e poi individuare quelle che sono maggiormente in linea con le proprie esigenze e preferenze. Chiaramente, uno dei migliori consigli da seguire è quello di orientarsi sempre e comunque verso delle grappe di qualità, come le grappe della distilleria Berta.
La produzione della grappa
Stiamo facendo riferimento a una bevanda che viene realizzata tramite una procedura di distillazione delle vinacce. Si tratta di un prodotto che è nato entro i confini italiani e che, per la sua produzione, richiede l’impiego esclusivo di materie prime che vengono non solo coltivate, ma pure lavorate sempre sul nostro territorio nazionale.
Si parla di vinacce per riferirsi alla componente solida del chicco d’uva: si tratta della parte formata dalle bucce e dai vinaccioli, che forma il residuo in seguito alla procedura di vinificazione. Queste vinacce sono oggetto di un processo di fermentazione, che permette di far diventare gli zuccheri dell’alcol. Successivamente, vengono riposte in specifiche e piccole caldaie realizzate in rame, in cui si insuffla del vapore acqueo che, nel passaggio tramite le vinacce, riesce a garantire un’opera di estrazione non solo degli aromi, ma pure dell’alcol. Così, si ottiene una sorta di vapore acqueo che presenta una gradazione alcolica pari al 25%, chiamata flemma.
Quest’ultima, poi, finisce in un contenitore, la colonna di distillazione, che permette di concentrarne la gradazione alcolica. Questo processo permette di produrre dei vapori alcolici, che finiscono all’interno di un condensatore: ciò che si ottiene è proprio la grappa che finisce sulle nostre tavole, che può essere conservata e poi imbottigliata, oppure può essere oggetto di un processo di invecchiamento all’interno di botti di legno.
Quali sono le principali tipologie di grappa
Nel momento in cui si va alla ricerca di una grappa di buona qualità, la cosa migliore da fare è quella di prestare attenzione al processo di invecchiamento, così come alle tipologie di vitigni che vengono impiegati per quanto riguarda la distillazione.
Troviamo grappe monovitigno, grappe plurivitigno e grappe giovani. Nella prima categoria confluiscono grappe di Barbera, ma anche Moscato, Primitivo e Nebbiolo: la grappa che verrà realizzata manterrà quelli che sono gli aromi peculiari del vitigno impiegato in fase di distillazione. Nella seconda categoria troviamo un grado di complessità maggiore, infatti, vanno a combinare le caratteristiche, dal punto di vista aromatico di due, o anche di più, vitigni diversi. Le grappe giovani, invece, si caratterizzano per essere particolarmente toste e veraci, ma anche per avere un costo inferiore. Distillati che mantengono un alto livello di autenticità, dove si possono ritrovare solo ed esclusivamente gli aromi più peculiari delle vinacce impiegate.
Un’ultima categoria a cui prestare la massima attenzione è rappresentata dalle grappe invecchiate. Si tratta della tipologia senz’altro caratterizzata da una maggiore complessità. Il processo di invecchiamento può essere più o meno lungo. Il fatto di lasciare la grappa all’interno di specifiche botti di legno ha come obiettivo finale quello di cercare di attenuarne le spigolosità e fare in modo di rendere più ricca anche la gamma di sapori.