Secondo lockdown alle porte: quali possono essere le ripercussioni nelle relazioni interpersonali?

L’anno che sta per andare (fortunatamente) in archivio, passerà alla storia come uno dei più funesti nella storia dell’umanità. L’avvento di una pandemia su scala globale come non avveniva da oltre cento anni, ha letteralmente rivoluzionato la vita di tutti i cittadini, rendendola assai complicata in maniera piuttosto significativa.

Basti pensare, ad esempio, alle relazioni interpersonali con i soggetti a noi più vicini, come parenti, amici e, in caso di mancata convivenza, fidanzati. Una situazione assai pesante, che a breve, dato il significativo aumento dei contagi nella nostra penisola, potremmo purtroppo rivivere nuovamente.

Quali sono le categorie che potrebbe cercare di disobbedire le nuove norme imposte dal DPCM?

Al momento il lockdown sarà circoscritto all’orario notturno, ma potrebbero essere adottati provvedimenti anche alla circolazione delle persone, evitando gli spostamenti al di fuori del comune di residenza. Situazioni già vissute, ahinoi, durante il lockdown generalizzato, al momento escluso, ma che potrebbe materializzarsi se la curva dei contagi continuasse a salire in maniera esponenziale, come avvenuto nelle ultime due settimane.

I contatti interpersonali, anche con gli affetti più stretti, potrebbero ridursi in maniera ancora più drastica. Situazioni dal punto di visto emotivo e psicologico particolarmente complesse da sopportare, vista la straordinaria importanza che riveste la possibilità di incontrare i nostri affetti più cari e trascorrere con loro qualche momento di allegria e spensieratezza.

Già durante il primo lockdown, infatti, la sofferenza provata dai genitori che non potevano relazionarsi “vis a vis” con i figli è difficilmente descrivibile a parole. E solo chi ha vissuto questa esperienza può spiegarla in maniera davvero compiuta. Un eventuale nuovo lockdown generalizzato, che impedisca di poter vedere i loro figli anche durante l’orario diurno, potrebbe creare, in alcuni casi, una sorta di disobbedienza alle norme imposte dallo Stato.

Ma quello che viene temuto maggiormente, al di là degli incontri tra parenti stretti, come genitori, fratelli e nipoti di primo grado, è che le coppie non conviventi, già particolarmente provate dalle misure adottate lo scorso marzo, facciano di tutto per bypassare le regole recentemente emanate e si incontrino, ugualmente, anche durante l’orario del “coprifuoco”.

Salvo il fine settimana, infatti, molte di queste persone lavorano durante l’orario diurno e possono incontrarsi solo dopo le 21: non saranno pochi, con ogni probabilità, quei soggetti che tenteranno di infrangere le regole pur di trascorrere qualche ora di passione con la propria amata, rischiando pesanti sanzioni. Ma non solo.

Il problema delle relazioni affettive: come è possibile compensare l’assenza della propria partner?

È bene ricordare che il distanziamento sociale è stato adottato per un motivo di carattere sanitario, onde evitare che il virus si possa propagare ulteriormente e creare problemi al nostro sistema sanitario nazionale. In uno scenario come quello attuale, con 20000 contagiati al giorno, rispettare questa regola anche con le persone a noi più care è ancor più di fondamentale importanza.

A differenza di quanto avvenuto lo scorso marzo, al momento la maggior parte delle attività lavorative verranno tenute aperte, salvo quelle dedicate allo svago e al divertimento. Le persone, pur adottando tutte le cautele del caso, saranno costantemente in contatto con altri soggetti per motivi professionali: evitare di incontrare anche il proprio partner, pur rappresentando un grande sacrificio, significa tutelarlo al meglio.

Il desiderio, come noto, è una cosa che alberga l’essere umano: non avere alcun rapporto intimo per lungo tempo, è certamente una cosa faticosa e difficile da accettare. Nel primo lockdown, tuttavia, alcune professioniste del mondo dell’eros, impossibilitate ad effettuare incontri dal vivo con i propri clienti, sono riuscite a regalare momenti di estremo relax rispettando le norme di distanziamento sociale.

E’ il caso, ad esempio, delle escort Torino, che hanno allietato i propri clienti con delle divertenti e stuzzicanti webcam particolarmente hot, riscuotendo un inatteso successo. A tal punto che negli ultimi mesi, nonostante il “rompete le righe”, molti utenti continuano a sfruttare questa opportunità.

C’è da scommettere che nelle prossime settimane, complice anche la maggior difficoltà di incontrare la propria partner o instaurare nuovi rapporti amorosi, questa modalità verrà scelta da un numero cospicuo di uomini.

Redazione: